Durante un’informativa al Senato, Alessandro Giuli e Matteo Renzi si scontrano sul cinema e sul taglio al bonus cultura.
Mentre Matteo Salvini spinge sull’acceleratore per il progetto del Ponte sullo Stretto, in Senato è andata in scena uno scontro tra il ministro della Cultura Alessandro Giuli e l’ex premier Matteo Renzi. L’acceso dibattito, come riportato da Libero Quotidiano, è avvenuto durante un’informativa dedicata al sistema cinematografico italiano. Ecco, a seguire, cosa si sono detti.

Scontro tra Matteo Renzi e il ministro Giuli: l’attacco dell’ex premier
Nel suo intervento, come riportato da Libero Quotidiano, Matteo Renzi ha rivolto critiche dirette al ministro della Cultura, contestando il modo in cui il governo ha affrontato recenti scandali legati al settore. “Giuli, parliamoci chiaro – ha esordito l’ex premier – Se qualcuno truffa, fate nome e cognome. Sparare nel mucchio no, non vi è consentito“.
Ha poi denunciato il clima politico che si è generato attorno alla questione: “C’è uno sciacallaggio politico. Questa vicenda nasce da un reato vergognoso, che avrebbe dovuto farci fare una riflessione sulla sicurezza a Roma e noi ci siamo messi a parlare di Tax credit“. Infine, ha criticato il taglio al bonus cultura: “Lei ha tagliato 100 milioni al bonus dei diciottenni, perché pensa che la cultura sia una mangiatoia“.
La replica del ministro Alessandro Giuli
Alessandro Giuli, aggiunge Libero Quotidiano, ha risposto con fermezza alle critiche, difendendo l’azione del governo di Giorgia Meloni e indicando un cambio di rotta nel sostegno al cinema italiano. “Per il mondo del cinema si è aperta una nuova fase. Una fase improntata al rigore, al merito, all’attenzione per i soldi pubblici e alla promozione del cinema autentico“, ha spiegato.
Il ministro ha inoltre precisato che l’esecutivo è disposto ad accogliere proposte, ma solo se presentate nei contesti opportuni: “Siamo aperti ai suggerimenti e alle proposte formulate nei modi e nelle sedi adeguate, anche da chi disponga soltanto del dito opponibile“.